Il manzo di Kobe è una pregiatissima carne proveniente da una rara razza di manzo proveniente dal Giappone.
Questo grosso animale inizialmente veniva utilizzato in Giappone come aiuto nella raccolta e macina del riso. Quando i giapponesi cominciarono a macellarlo si resero conto che la carne di questo animale era diversa dalle altre, di una qualità particolare e rara, iniziarono così ad allevarlo.
Se prima c’era una forte rigidità sull’esportazione di questo particolare tipo di carne, adesso è possibile acquistarlo in molte delle macellerie più fornite in tutto il mondo.
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Manzo di kobe: le sue caratteristiche
Il manzo dal quale si ottiene questa carne è assai particolare per il suo colore nero e la sua imponenza.
L’allevamento del manzo avviene in maniera del tutto particolare: gode di un allevamento all’avanguardia che include una dieta lenta e lunga con una durata di 900 giorni, in un ambiente privo di stress e con un clima ideale.
Al palato il gusto è una dolce armonia tra una carne delicata con fibre morbide, il profumo di un grasso delicato che si scioglie in bocca e una consistenza eccezionale.
Per gli amanti della carne si tratta di un raro e pregiato taglio, paragonabile al caviale o al tartufo. Il suo aroma e la sua morbidezza ne fanno un prodotto estremamente ricercato.
Manzo di kobe: il prezzo
Come detto prima, è un prodotto molto raro. In Italia vengono esportati all’incirca 200 animali l’anno, perciò acquistarla diventa una particolare impresa.
Un pezzo di Kobe viene venduto a circa 500 € al chilo. Quindi per 100 grammi di carne cruda, ci vogliono 50€. Ma il prezzo può ovviamente variare in base ai tagli.
Il prezzo così elevato si deve al fatto che ogni animale ha un pedigree che riporta il nome, l’allevamento in cui è cresciuto, il tipo di vita che ha svolto, come è stato trattato e persino chi sono i suoi antenati.
Un allevamento, quindi, che denota la particolare attenzione che gli allevatori danno a questo particolare animale.
Ogni allevamento, per poter produrre questo particolare animale, deve rispettare determinati requisiti:
- l’allevatore deve far parte dell’Associazione Kobe;
- la carne deve essere nata e allevata in Hyogo e deve essere di razza “Giapponese Nero”;
- la carcassa del maschio deve pesare tra 260 kg e 470 kg e quello della femmina tra 230 kg e 470 kg;
- il tasso di marmorizzazione deve essere tra 6 e 12;
- il grasso deve essere bianco immacolato e la carne deve avere un colore intenso.
Manzo di kobe: come cucinarla
Come abbiamo appena detto, il manzo di Kobe è una carne molto pregiata e proprio perché il prezzo è elevato, dobbiamo saperla cucinare per poterne esaltare tutte le sue proprietà.
Come per le altre tipologie di bistecche, anche quella di Kobe va mangiata al sangue, altrimenti rischia di perdere tutto il suo sapore e di diventare piuttosto secca e dura.
La cottura del Kobe può avvenire sulla bistecchiera oppure su barbecue a legno o grill elettrico, anche perché, diversamente da quanto alcuni credono, una buona cottura della carne dipende dalla tecnica adoperata, oltre che dagli strumenti a disposizione.
Usando la bistecchiera bisogna soltanto far cuocere il manzo Kobe pochi minuti per ogni lato: è consigliabile ungere la carne con dell’olio così da non farla attaccare.
Per la cottura su barbecue sarà fondamentale sistemare la griglia a circa dieci centimetri dalla fiamma ed alzare quest’ultima al massimo della temperatura.
Manzo di Kobe: abbinamento vino
Il manzo di Kobe è una carne piacevolmente marezzata e grassa, saporita, capace di lasciare una bocca quasi “burrosa”. Proprio per questo motivo sarebbe preferibile abbinarla ad un vino capace di ripulire la bocca e prepararla al prossimo boccone.
In questo senso la carne di manzo Kobe si completa perfettamente con rossi molto acidi e tannici. Anche il frizzante è importante per donare dinamicità al vino.
Ideali, quindi, potrebbero essere un morbido e ruffiano Lambrusco, così come alcuni tra i migliori vini che l’Italia possa offrire: il Sassicaia e il Brunello di Montalcino.
Tra i più venduti e apprezzati dai clienti, il vino primitivo di Manduria, categoria ampia e non sempre ideale ad una carne come quella di Kobe. Ma tra i vari primitivi ci sentiamo di consigliare il Primitivo Di Manduria DOP della cantina Zolla.
Manzo di Kobe: curiosità
Le leggende sul tipo di allevamento di questi particolari animali sono tante ma nessuna di queste viene smentita dai pastori del luogo, forse perché nutrire il mito è un buon strumento di marketing.
Si racconta che questi animale vengono dissetati con la birra, che li fa ingrassare più velocemente, ma vengono anche regolarmente massaggiati, per far sì che le loro carni siano più tenere, ma anche per ovviare al fatto che vivono perennemente in uno spazio assai ridotto senza la possibilità di pascolare liberamente.
Il mantello dei manzi viene spazzolato e lucidato quotidianamente con vino di riso per renderlo lucido e forte, tutto questo perché, nell’asta di acquisto, il valore dell’animale sia maggiore.
Gli animali vengono allevati con la paglia di riso che resta comunque l’alimento più importante, quello che incide direttamente sulla marmorizzazione della carne e sul candore del grasso.
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